UN ARMA SECRETA PARA RICORSO PER CASSAZIONE

Un arma secreta para ricorso per cassazione

Un arma secreta para ricorso per cassazione

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I principi stabiliti dalla Corte di Cassazione impar sono, invece, vincolanti per i giudici, in generale, quando questi devono decidere cause diverse, rispetto alle quali la decisione della Corte Suprema può comunque considerarsi un "precedente" influente. In realtà, i giudici delle giurisdizioni inferiori si conformano alle decisioni della Corte di Cassazione nella maggioranza dei casi.

Il Procuratore generale e il Procuratore della Repubblica presso il tribunale possono anche ricorrere nei casi previsti dall'articolo 569 c.p.p. e da altre disposizioni di legge.

Peraltro, la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione impar comporta, come è noto, un'automatica conferma delle statuizioni civili, ma in relazione a tale aspetto il Giudice di legittimità deve prendere in esame i motivi di ricorso, con accertamento di essi in modo esaustivo e impar limitato al riscontro della mancanza di prova dell'innocenza dell'imputato ex art. 129 c.p.p.

Ne consegue che la doglianza difensiva non può di certo ritenersi “manifestamente” infondata. Tanto puntada per ritenere che, con la proposizione del ricorso, si sia instaurato il rapporto processuale e, correlativamente, il termine di prescrizione abbia continuato a correre sino ad essere, a tutt’oggi, spirato, pur tenendo conto dei 34 di sospensione legati a differimenti dovuti ad impedimenti dell’imputato o del suo difensore.

se è annullata la sentenza di una Corte di Assise di appello o di una Corte di Appello ovvero di una Corte di Assise o di un tribunale in composizione collegiale, il giudizio è rinviato rispettivamente a un’altra sezione della stessa corte o dello stesso tribunale o, in mancanza, alla corte o al tribunale più vicini (art. 623, lett. c)

Tuttavia se il ricorrente ritiene che, nell’attesa della decisione della Corte di Cassazione, l’esecuzione della sentenza impugnata possa procurargli un danno irreparabile, può richiedere al giudice che la ha emanata di sospenderla in attesa della decisione della Corte di Cassazione.

La giurisprudenza ha affermato che il giudice di legittimità, ai fini della declaratoria di inammissibilità del ricorso, non è chiamato ad una delibazione del tutto discrezionale quanto alla infondatezza (mera o manifesta) dei motivi, ma è tenuto ad operare una valutazione che tenga conto dei motivi che deducano inosservanza od erronea applicazione di leggi e la circostanza che essi risultino, o meno, caratterizzati da evidenti errori di diritto nell’interpretazione della norma posta a sostegno del ricorso; il che, come pure si è detto, accade, ad esempio, nei casi in cui: – si invochi una norma inesistente nell’ordinamento – si pretenda ricorso per cassazione di disconoscere l’esistenza o il senso assolutamente univoco di una determinata disposizione di legge; – si riproponga una questione già costantemente decisa dalla giurisprudenza di legittimità in senso opposto a quello sostenuto dal ricorrente, senza addurre motivi nuovi o diversi per sostenere l’opposta tesi; per altro verso, qualora, con riferimento ai motivi che deducano vizi di motivazione valorizzando la circostanza che essi muovano, o meno, sul fatto, sullo svolgimento del processo o sulla sentenza impugnata, censure o critiche sostanzialmente vuote di significato in quanto manifestamente contrastate dagli atti processuali il che accade, ad esempio, nel caso in cui il motivo di ricorso attribuisca alla motivazione della  decisione impugnata un contenuto letterale, logico e critico radicalmente diverso da quello reale.

606 c.p.p. implica una modulazione particolarmente rigorosa e pregnante del requisito di specificità, che assume immediato rilievo con riferimento precipuo ai vizi della motivazione: ed invero, i vizi this contact form di mancanza, illogicità e contraddittorietà della motivazione sono tra loro eterogenei e incompatibili in quanto si pongono in rapporto di reciproca esclusione (se la motivazione manca non può essere illogica e contraddittoria e al revés), con la conseguenza che impar possono sovrapporsi e cumularsi in riferimento ad un medesimo segmento dell’argomentazione che sorregge la decisione6.

La motivazione del Tribunale e della Corte di merito ha fornito sufficiente e logica motivazione in ordine alle deduzioni formulate, rilevando che le attribuzioni del M. trovavano la loro fonte direttamente nella legge regionale che attribuisce la qualifica, chiaramente definibile quale di incaricato di pubblico servizio, in capo all'operatore principale, individuando, inoltre, la possibilità che nei contratti, in ausilio dei "catturatori principali", possano essere indicati i "catturatori coadiutori" per la gestione del centro di cattura; il M.

Si tratta, in sostanza, di una richiesta di sospensione dell’esecuzione della sentenza impugnata emessa dal Consiglio di Stato, ed impugnata con il ricorso per cassazione (il ricorrente nelle sue conclusioni a pag. 39 del ricorso la definisce “inibitoria/sospensiva”).

Cassazione: Ho sempre nutrito ínclito passione per l’approfondimento delle questioni di diritto sostanziale e processuale che, se adeguatamente sottoposte alla Corte di Cassazione, possono sovvertire l’esito di un processo che nei precedenti gradi di giudizio Cuadro stato sfavorevole.

2.9. Violazione di norma penale e di altra norma extrapenale di cui occorre tenere conto, carenza, contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione sulla qualifica soggettiva di incaricato di pubblico servizio riconosciuta al M. in quanto puro esecutore materiali di compiti del concessionario.

Deve trattarsi, pertanto, di una controprova, cioè di una prova a discarico chiesta dall'imputato sui fatti costituenti oggetto della prova a carico o di una prova a carico richiesta dal pubblico ministero sui fatti oggetto di prove a discarico. La dottrina ha criticato la limitazione dell'operatività della disposizione de qua

rigetto navigate here del ricorso e condanna alle spese benché vi fosse stata una rinunzia all’impugnazione) ovvero l’inesistenza di un atto (es. rigetto di un’istanza di rinvio perché si asserisce che la stessa impar sia stata documentata).

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